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le Uve

» il nettare degli dei

È la varietà autoctona principe della viticoltura toscana e la più coltivata sul terriotrio italiano.
È presente in Toscana sin dai tempi degli Etruschi e le indicazioni sulla sua tipicità territoriale risalgono al 1500.

il Sangiovese

» CANTINA

Tante le teorie sull’origine del nome: alcuni studiosi lo fanno derivare da San Giovanni, l’uva è anche detta “sangiovannina”, altri al termine “jugum”, giogo. La teoria più affascinante è però l’ipotesi di un collegamento del nome con il sangue, uno dei simboli più strettamente legati al vino, anche in relazione a Giove e si è parlato di Sanguis Jovis (sangue di Giove).
Esistono diversi biotipi di Sangiovese, nella zona del Montecucco come a Montalcino, è coltivato è il Sangiovese a bacca grossa che è caratterizzato da una bassa produttività, da bacche piccole con buccia spessa e consente la produzione di grandi vini da invecchiamento.

E’ inoltre uno dei vitigni italiani che ha colonizzato diverse aree geografiche a livello mondiale. Le ragioni sono in parte dovute alla sua generosità nell'adattamento e nella produttività ma soprattutto alla fama che lo ha identificato come base per vini storici. In realtà, quando si tratta di produrre grandi vini rossi, il Sangiovese rimane un plusvalore ma diventa uno strumento difficile da gestire, richiede grandi attenzioni, specifica scelta clonale, esperienza, decise riduzioni di carica, interpretazioni in base alle caratteristiche dell'annata e in alcuni casi, come hanno dimostrato molti contesti storici, un sapiente uvaggio con altri vitigni. La scelta dei siti, delle varietà e dei cloni, alla Tenuta L’Impostino, è stata condivisa con queste consapevolezze.

Merlot


Uno dei vitigni più diffusi al mondo tra le varietà internazionali, a grappolo piramidale ed acino piccolo, generoso nel conseguimento di maturazioni complete anche in annate difficili, conferisce morbidezza e colore ai vini.

Syrah


La varietà classica di alcune aree di grande fama nelle valli centrali e meridionali Francesi, si è poi diffusa nel mondo per la sua particolare e distintiva nota aromatica. Grappolo quasi cilindrico ed acino di medie dimensioni. Non orientato a livelli alcoolici elevati apporta invece finezza e freschezza aromatica.

Petit Verdot


È il vitigno che più di tutti riduce l'effetto delle variabilità tra le annate. Grappolo ed acino entrambi piccoli, ha buona fertilità e si caratterizza soprattutto per una formidabile capacità nel conseguire maturità polifenoliche e morbidezza di tannino anche senza dover raggiungere gradazioni zuccherine (e quindi alcooliche) troppo elevate.

Alicante


Potente vitigno adatto alle aree calde ed asciutte, a maturazione tardiva, valorizza particolarmente le condizioni così esposte del nostro versante. E' l'ultimo ad entrare in cantina, talvolta quando le altre uve sono già vino, ma porta con sé una completezza strutturale ed un corpo inimitabili, come il frutto di un lavoro svolto con molta calma, attenzione e cura.

Vermentino


Il Vermentino è un vitigno semi-aromatico diffuso in tutto il Centro e Nord Italia, in particolare in Sardegna, Toscana e Liguria ma anche in Corsica e nel sud della Francia. Risente positivamente della vicinanza al mare, le sue uve hanno un patrimonio olfattivo particolarmente intenso ed un quadro acido in grado di garantire una grande freschezza al vino che ne deriva.



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Misura 4.2.1 - GAL Far Maremma - Fase I - "Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e/o sviluppo dei prodotti agricoli" - CUP Artea: 782931